Corporazioni e Maestranze

Corporazioni

Le Corporazioni si dedicavano oltre che alle attività previdenziali all’organizzazione delle festività religiose.

All’alba della rivoluzione industriale e in concomitanza col declino delle Corporazioni, nascono in Inghilterra le prime Società di Mutuo Soccorso, che continuando a svolgere funzioni mutualistico-devozionali, offriranno una valida risposta alle richieste di protezione e di assistenza provenienti dal mondo dei lavoratori.

In Italia le associazioni mutualistiche iniziarono a prendere forma nella prima metà dell’800 e “ caratterizzate da una profonda ispirazione religiosa, assomigliavano a Confraternite laiche, svincolate da ogni formale dipendenza dalle gerarchie ecclesiastiche, ma capaci di innestare le finalità del mutuo soccorso materiale,morale e intellettuale fornito ai propri membri nel più ampio contesto degli ideali evangelici di fratellanza, solidarietà, eguaglianza sociale e apertura verso il prossimo.”

È così che il 6 Marzo 1864, nella Chiesa della Nuova Luce ex San Giuliano, di loro proprietà, i Naviganti dalla Corporazione della Marina Grande costituiscono la Società di Mutuo Soccorso fra gli Onesti Marinai di Trapani.

Diritto e Dovere –
Foglio periodico del Plebscito Italiano,Anno I , n.9,
Trapani 7 Marzo 1864

“Della Società Marittima, annunziata da noi in uno de## numeri precedenti, sappiamo che il 22 dello scorso febbrajo ebbe luogo la prima riunione.
Fu nell##antica chiesa della Luce e i Socj intervenutivi 34, che presero nome e qualità di fondatori.
Fu a voti eletto un Comitato Costituente, composto da## signori Diego Burgarella, assunto alla Presidenza, Felice Castagna, Francesco Incagnone, Giuseppe Lipari e il Suddiac. Salvatore Romano, i quali stanno finora occupandosi della formazione del Regolamento della Società, alla cui approvazione sperano poterlo tra giorni …”

Maestranze

“ Lo spirito associativo degli artigiani, fiorito nei secoli XVII e XVIII a seguito della parziale indipendenza accordata dagli Spagnoli ai Comuni, fece sorgere ed affermare le Corporazioni d’arte e mestieri, le quali non poco influirono nella vita politica ed economica della città.

Le Corporazioni (“Maestranze “) regolate da statuti o capitoli, vennero riconosciute ufficialmente dell’autorità senatoria che ne approvò e ratificò i capitoli, ma prima della costituzione legale esse operarono come associazioni di fatto, regolate da antichi usi e costumi.

Le associazioni corporative educarono al rispetto della religione, a sentimenti di rettitudine, di onestà e solidarietà, contribuirono al perfezionamento delle arti esercitate, stabilirono rigorosamente la tecnica da usare. In tal modo costituirono e rappresentarono un mezzo di promozione della classe e di tutela per i propri interessi, che spesso venivano a trovarsi in contrasto con quelli delle altre categorie e persino del Senato. Fine primario delle Corporazioni era regolamentare e fare prosperare la propria arte; fine secondario, assicurare la mutua assistenza ai propri iscritti.

Generalmente negli statuti la Corporazione stabili’ il numero dei “consoli” (rappresentanti) da eleggere, le modalità della loro elezione ed i poteri loro affidati; regolamentò l’esercizio della professione e la destinazione dei contributi annualmente raccolti; prescrisse modi e tempi di assistenza in favore dei maestri e loro congiunti e, dato il diffuso sentimento religioso, obbligo’ gli iscritti a partecipare alle processioni e ad onorare il santo patrono dell’arte. “

da M.Serraino in “Trapani Invittissima e Fedelissima – Storia civile e sacra Arti e Patriziato Riti e cerimonie della Settimana Santa”, Corrao Editore, Ed. 1985, pagg. 61-63

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